“Porto addosso le ferite di tutte le battaglie che ho evitato”
F.Pessoa
Il panico può essere definito come la forma più estrema di paura accompagnata da sintomi somatici e cognitivi, quali palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore.
La paura più frequentemente riportata dalle persone che soffrono del Disturbo da Attacchi di Panico è la paura di perdere il controllo di se stessi e delle proprie funzioni vitali ma anche la paura di morire (piu frequente in passato).
L’esperienza si caratterizza per essere spesso improvvisa e inaspettata sopratutto la prima volta e questo fa si che il singolo episodio possa sfociare in un “Disturbo di panico”, dove la paura della paura porta la persona a mettere in atto tre comportamenti con la finalità di proteggersi:
Questi tre tentativi di soluzione come vediamo in realtà vanno quindi a mantenere e strutturare un vero e proprio ciclo vizioso dove ciò che mantiene il problema è proprio quello che la persona fa nel tentativo di sfuggire alla paura.
Una terapia efficace ed efficiente deve guidare il paziente ad interrompere le 3 sopracitate strategie fallimentari, sostituendole con modalità funzionali, questo è possibile attraverso stratagemmi terapeutici che portano il paziente a sperimentare concretamente il superamento del panico e dopo sulla consapevolezza del soggetto e sullo sviluppo delle proprie risorse personali.
La letteratura mostra che attraverso la Terapia Breve strategica oltre il 90% dei casi trattati è risolto in una media di 10 sedute.
Dr.ssa Angela Turchi
Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa
a Sesto Fiorentino (FI) e Firenze